Il Metaverso sta diventando sempre più oggetto di interesse di molti attori economici. Le grandi e medie aziende sono i principali operatori del mercato sia come utilizzatori che come investitori ma anche gli enti pubblici iniziano a mostrare interesse verso questo mondo.

L’ultimo esempio è quello della regione Piemonte che ha deciso di aprire i suoi uffici nel metaverso il 10 ottobre 2022 in occasione del “Festival del Metaverso” a Torino. Gli impiegati della regione potranno visitare gli uffici virtuali attraverso i propri “Avatar” come se fossero in carne ed ossa , interagendo attraverso le strumentazioni VR con lo spazio creato nel metaverso.

Attualmente esistono almeno 40 metaversi,(Fonte Italian-Tech) e hanno caratteristiche diverse tra loro, se non altro nelle finalità. Si calcola (ma è soltanto una stima) che ci siano 350 milioni di persone ad animarli e questo significa che nei metaversi si può già entrare e, per accedervi, non sempre è necessario un visore VR, quelli che si usano per la realtà virtuale o aumentata. In alcuni metaversi si può entrare senza particolari supporti, basta la creazione di un profilo utente a cui associare un avatar, un alter ego digitale che rappresenta l’utente.

Il Metaverso attualmente viene utilizzato per le attività ludiche ma anche per scopi professionali, anche con il fine banale di organizzare un meeting tra i dipendenti di una multinazionale dislocati in decine di Paesi diversi e che possono entrare, nel medesimo momento, in un’immensa sala riunioni virtuale e fare domande, ascoltare cosa dicono gli altri, proiettare slide (reali) su pareti o schermi (virtuali).

La costante evoluzione di questo settore sta portando il metaverso ad essere un’estensione dell’attuale internet. Esso diventerà un mondo virtuale che altro non sarà che il risultato di un insieme di mondi virtuali collegati tra loro, diventando un vero e proprio mercato globale parallelo a quello reale, motivo per cui esso è diventato già obiettivo di business per diverse Multinazionali.